Luomo della domenica, di Thomas Kanger

set
2013
05

scritto da on Recensioni

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Eccomi qui a smentire un post che ho messo a proposito di un librto letto qualche settimana fa. Il libro in questione rientra a piano titolo nel filone del giallo scandinavo, di cui ho appena finito di dire che mi sono un po’ stancato, perché forse dopo averne letti tanti sembrano un po’ troppo simili, almeno come ambientazione, paesaggi, e anche i nomi dei personaggi, così poco memorizzabili, giocano la loro parte. Ho letto questo per il motivo di sempre, la superofferta del giorno, rigorosamente in ebook. Poi quando me li trovo sull’Ipad prima o poi li leggo, anche se non proprio tutti…

La trama è semplice da descrivere. Una poliziotta decide di dedicare la sua attenzione all’omicidio di una ragazza, avvenuto 25 anni prima, e alla sparizione di sua figlia. Ci sono tutti gli ingredienti tipici, a cominciare, trattandosi di un poliziotto donna, di tutto un gruppo di persone nella polizia che, per ragioni varie, tenta di ostacolarla. L’aspetto interessante della vicenda è la questione tempo: quando l’investigatrice prende in mano il caso, mancano davvero pochi giorni alla caduta in prescrizione del reato. Si corre il grosso rischio, quindi, di accumulare un certo numero di indizi che potrebbero portare a individuare il presunto colpevole, che però potrebbero essere insufficienti a farlo condannare, avendo un vincolo temporale che non permette di approfondire i dettagli. Se non si arriva in tempo, il risultato sarebbe un totale fallimento, in quanto allo scadere del venticinquesimo anno in ogni caso le indagini andrebbero bloccate.

Il libro è ben scritto, si legge volentieri, e a me sembra che l’escamotage psicologico dell’indagine che ha un’ora esatta al termine della quale deve essere comunque conclusa, riesca a dare un ritmo serrato che rende la lettura interessante. Forse alcune parti della storia possono sembrare un po’poco plausibili, ma il resto fa sì che sia uno di quei casi in cui ci si può consolare dicendosi, come si usa, che la realtà a volte supera la fantasia.

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